La
termografia è una tecnica di diagnosi non distruttiva che misura la radiazione
infrarossa emessa da un corpo. Essa è in grado di determinarne la temperatura
superficiale e questa risulta essere una informazione fondamentale per poter
valutare: tipologie di elementi a diverso comportamento termico presenti nella
parte rilevata e lo stato di conservazione dei materiali stessi.
I metodi non distruttivi, in genere, hanno vantaggi molto superiori rispetto a quelli distruttivi: la maggiore precisione e la quantità di informazioni fornite, unite alla parziale velocità di acquisizione dei dati, globalità di informazione, conservazione ed integrità dell’oggetto indagato, rapidità del rilievo, capacità di fornire dati sia quantitativi che qualitativi, semplicità di restituzione.
Nello
specifico della presente trattazione si menziona la tecnica termografia
impiegata per l’analisi degli elementi
strutturali nascosti come:
-
Vuoti o cavità
nelle murature celate dall’intonaco;
-
Tessitura
muraria coperta dall’intonaco o dal rivestimento;
-
Ammorsature tra
strutture murarie con tessiture e materiali diversi;
-
Elementi
strutturali quali archi di scarico, pilastri, piattebande inglobate nella
muratura;
-
Tessiture e strutture
di solai in cemento armato;
-
Travi a spessore
di solaio;
-
Pilastri interni
a tompagni e pareti divisorie;
-
Presenza di
catene annegate nelle murature;
-
Ponti termici
Con
il termine di termografia attiva, in tale articolo, si intendono trattare
quelle tecniche di indagine volte principalmente alla verifica delle strutture
“nascoste” (in primis dallo strato di intonaco) ed alla verifica dell’aderenza
del rivestimento esterno al supporto (quadro fessurativo)....
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